Il 13 novembre è la Giornata Mondiale della Gentilezza, ci siamo preparati a questa giornata con la novena dedicata appunto alla gentilezza, la quindicesima parola delle 21 per la nuova Umanità.
SIGNIFICATO
gentilézza s. f. [der. di gentile1]. – 1. ant. Nobiltà, sia ereditaria sia (secondo l’interpretazione degli stilnovisti) acquisita con l’esercizio della virtù e con l’elevatezza dei sentimenti: prende amore in g. loco (Guinizzelli). 2. a. La qualità propria di chi è gentile, nei varî sign. dell’aggettivo. Più com., amabilità, garbo, cortesia nel trattare con altri b. Atto, espressione, modi gentili
gentile a. In senso originario (ancora in uso talora negli storici del diritto romano), e per lo più come sost. plur., i gentili, gli appartenenti a una gens, a una medesima gens (v. gente2, nel sign. 1): i loro retaggi vadano «ab intestato» agli eredi suoi, in difetto agli agnati, e finalmente a’ gentili (Vico). b. Nobile di nascita, d’origine (sign. che si conserva nei comp. gentiluomo, gentildonna). 2. a. Con riferimento alle doti spirituali, capace di sentimenti nobili, elevati. b. Di persona che, nel trattare con altri, ha modi garbati, affabili, cortesi. 3. a. Riferito all’aspetto della persona o a parti del corpo, delicato, fine, grazioso. b. Talvolta, riferito a cose, fine, delicato, di qualità pregiata
ORIGINE
Dal latino gentilis “che appartiene alla gens” e cioè al gruppo di famiglie che si riconoscevano discendenti da un comune capostipite, una famiglia patrizia, nobile. Il latino gentilis viene dal greco tà éthné “i popoli”, che viene a sua volta sull’ebraico göyim “i popoli (diversi dall’ebreo)”.
1292, che ha modi affabili e cortesi nel trattare con gli altri. Der. aggentilire, gentilesco, gentilezza, gentilità, gentilmente, gentilotto, Comp. gentildonna, gentiluomo. Nella terminologia cristiana antica e nel Nuovo Testamento, chi non è cristiano o ebreo, pagano..
SULLA PAROLA
Il concetto di gentilezza è originariamente connesso all’idea di appartenente alla famiglia, al popolo. La gentilezza è intesa quindi come requisito indispensabile di socialità, che evoca l’idea di rispetto e aiuto reciproci, di cortesia, Marco Aurelio, imperatore romano dal 161 al 180 d. C., fu un cultore dell’umanità come espressione di bontà, benevolenza, rispetto, forza interiore e, appunto, gentilezza, la “più grande delizia dell’umanità” secondo lui.
Col Cristianesimo la gentilezza assume più un significato di carità. Durante il Medioevo il cavaliere è il gentile per eccellenza, dando alla parola sia una valenza spirituale e religiosa che laica nel senso di bontà d’animo, buona educazione, il valore militare e l’amore.
Molti secoli più avanti Jean Jacques Rousseau poneva questa domanda “Quale saggezza puoi trovare che sia più grande della gentilezza?” Poco tempo dopo Goethe affermava: “La gentilezza è la catena forte che tiene uniti gli esseri umani.”
Ai nostri giorni non si può certo dire che la gentilezza sia “una delizia” diffusa. I toni e le parole dei mass media e della politica sono per la maggior parte tutt’altro che gentili, così come accade spesso anche nei mezzi pubblici o nel traffico.
Molto meno rumorosa e lontana dai riflettori esiste un’altra Italia, quella per esempio dei “muri della gentilezza” e dei sospesi. Cosa sono? I primi, sono muri che invece di dividere uniscono, ci si appendono abiti non più utilizzati da lasciare a chi ne bisogno, per permettergli di affrontare l’inverno in condizioni migliori. Nata a Napoli l’usanza del caffè sospeso (cioè lasciato pagato per chi ne ha bisogno o semplicemente per un futuro avventore) si è ormai diffusa in tutta Italia e in altri campi. Si possono ormai trovare sospesi gelato, giornale, pizza persino la cena.
ALCUNE DOMANDE
In che rapporto sei con la gentilezza?
Hai mai riflettuto davvero sul suo potere?
Hai notato i benefici della gentilezza nelle relazioni? E nel tuo benessere?
Che differenza c’è differenza fra gentilezza, galateo e “politicamente corretto”?
Quale sospeso potresti offrire oggi?
Sei gentile verso te stesso/a? Come?
“Quale saggezza puoi trovare che sia più grande della gentilezza?”
Un tocco d’arte
Suggerimenti per il corpo
Ieri abbiamo provato gratitudine verso il nostro corpo, oggi possiamo dimostrare la gratitudine con un atto di gentilezza verso di esso. Potrebbe essere un maggio riposo o dei respiri più lunghi e profondi o una bella passeggiata. Insomma fai un’azione gentile al tuo corpo. E’ come se lo facessi, anzi lo fai a te!
Un piccolo passo verso la Gioia di Essere