“Da un punto di vista scientifico, vivere sotto stress significa essere in modalità di sopravvivenza. Quando percepiamo una circostanza stressante che ci minaccia (e di cui non possiamo prevedere e controllare l’esito), viene attivato il sistema nervoso primitivo chiamato sistema nervoso simpatico, e l’organismo mobilita un’enorme quantità di energia in risposta all’agente stressante. Dal punto di vista fisiologico, il corpo attinge automaticamente alle risorse che gli servono per affrontare il pericolo.
Le pupille si dilatano per vedere meglio; la frequenza cardiaca e respiratoria aumenta, così possiamo scappare, lottare o nasconderci; una maggiore quantità di glucosio viene rilasciata nel sangue per fornire più energia alle cellule; il flusso sanguigno confluisce alle estremità, lontano dagli organi interni, in modo da poterci muovere più velocemente. L’adrenalina e il cortisolo inondano i muscoli trasmettendo una scarica di energia per scappare o respingere l’agente stressante. La circolazione nel cervello passa dal prosencefalo al rombencefalo, quindi abbiamo una minore capacità di pensare in modo creativo e ci affidiamo all’istinto per reagire prontamente.
Nel breve periodo tutti gli organismi possono sopportare condizioni avverse combattendo, nascondendosi o scappando da un fattore stressante incombente. Ognuno di noi è progettato per gestire lo stress a breve termine. Quando l’evento è passato l’organismo di solito torna in equilibrio in poche ore, aumentando i livelli di energia e ripristinando le risorse vitali. Ma quando lo stress non termina nel giro di qualche ora, il corpo non torna più in equilibrio. In realtà, nessun organismo in natura può sopportare di vivere in modalità di emergenza per lunghi periodi.
A causa dei nostri grandi cervelli, noi esseri umani siamo in grado di pensare ai nostri problemi, rivivere eventi del passato o persino prevedere accadimenti nefasti, attivando così gli ormoni dello stress con il solo pensiero. Possiamo influire sulla fisiologia del corpo e del cervello semplicemente pensando ad un passato fin troppo famigliare o cercando di controllare un futuro imprevedibile.
… Il corpo non riesce a distinguere tra l’evento originario che aveva creato la risposta di stress e il ricordo di quell’avvenimento, che innesca di nuovo le medesime emozioni dell’esperienza reale, producendo le stesse sostanze chimiche, come se l’evento continuasse a verificarsi ripetutamente. Rievocando in continuazione l’esperienza, senza volerlo ancoriamo il corpo e il cervello nel passato.”
Le parole riportate qui sopra sono un estratto del primo capitolo del libro “Diventa Supernatural” di Joe Dispenza.
Anche quando la condizione di tensione o stress è prolungata nel tempo, è possibile risvegliare nel corpo il tremore neurogeno, cioè quella capacità naturale del corpo di ritornare in equilibrio di cui parla il dottor Dispenza. Ed è esattamente questo lo scopo del Metodo T.R.E.®, Esercizi per il Rilascio di Tensione e Stress.
Se ti senti stressato/a e desideri rilasciare le tensioni stratificate nel corpo puoi partecipare a sessioni del Metodo TRE in gruppo, vedi qui le prossime in programma, o individuali, contattandomi per un appuntamento.
Un piccolo passo verso la Gioia di Essere.
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Foto di Gabriel Matula su Unsplash