Nel suo libro Il Potere di adesso, Eckhart Tolle dice: “State attenti all’apparire in voi di ogni segno di infelicità in una qualunque forma: può trattarsi del risveglio del corpo di dolore (*) Può prendere la forma d’irritazione, impazienza, uno stato di anima oscuro, un desiderio di ferire, rabbia, furia, depressione, un bisogno di avere un pò di dramma nella vostra relazione e cosi via. Afferratelo nel momento in cui si risveglia del suo stato latente.
Il corpo di dolore vuole sopravvivere, proprio come qualunque entità esistente. E può sopravvivere solamente se inconsciamente vi identificate con lui. Può allora venir su, possedervi e vivere attraverso di voi. E si nutrirà di ogni esperienza che risuoni del suo proprio tipo di energia, qualunque cosa crei nuovo dolore sotto qualunque forma: rabbia, distruttività, odio, lutto, dramma emozionale, violenza e persino malattia. Cosi il corpo di dolore, quando vi ha posseduto, creerà nella vostra vita una situazione che riflette la sua propria frequenza energetica, perchè se ne possa nutrire. Il dolore può solo nutrirsi di dolore. Il dolore non può nutrirsi di gioia: la trova veramente indigesta!“
Molte persone sono abituate ad identificarsi col dolore, la rabbia, l’odio, il lutto, il dramma, la malattia e non riescono neppure a concepire che possano vivere una vita di Gioia e allenarsi alla Gioia, pensano che sia qualcosa per persone naif e fuori dalla realtà.
Allenarsi alla Gioia non è negare l’esistenza della sofferenza, delle guerre, l’inquinamento, la distruzione e la morte nel mondo e nella vita di ogni essere umano sulla terra. E’ piuttosto praticare la capacità di scelta. Infatti quello che ognuno di noi può scegliere di fare, ed in questo abbiamo una libertà assoluta che nessuno ci può togliere, è identificarsi o meno con ciò che lo circonda, con ciò che accade o con i pensieri che la sua mente produce.
Vivere una vita di Gioia non significa quindi far finta di niente o indossare un falso sorriso difronte a qualunque cosa accada. E’ un allenamento, una disciplina, un modo di vivere che ha a che fare con l’accorgersi, essere consapevoli di sé iniziando da ciò che accade nel proprio corpo, prima ancora che nella propria mente. Il corpo infatti ci dà sempre segnali chiari; quando c’è qualcosa che non va ci può essere una contrazione dello stomaco, una tensione nelle spalle, un’accelerazione del battito cardiaco, una postura ingobbita. Quando siamo felici e tutto va bene il cuore e il torace sono aperti, il respiro è quieto e ampio, la testa e la colonna sono dritti, l’andatura stabile. Il corpo non mente ed ha una saggezza infallibile sempre al servizio della nostra salute e del nostro benessere mandando messaggi in continuazione.
Allora iniziamo a lasciare andare il corpo di dolore con qualche piccolo accorgimento pratico:
√ ascoltiamo il nostro corpo, i suoi messaggi, i segnali che ci invia;
√ ricordiamo la nostra Luce, unica e preziosa;
√ Alleniamoci insieme alla Gioia;
√ Pratichiamo #SiiFeliceeDilloaTutti;
√ chiediamo aiuto quando ne abbiamo bisogno.
Un piccolo passo, anzi 5 piccoli passi, verso la Gioia di Essere.
(*) Qualsiasi emozione negativa che non sia completamente confrontata e vista per quello che è nel momento in cui nasce, non si dissolve completamente. Si lascia dietro un resto di dolore. I resti del dolore rimasto da una qualsiasi forte emozione negativa non affrontata, non accettata, e quindi non lasciata andare, si uniscono per formare un campo energetico che vive in ogni cellula del vostro corpo. Questo campo di emozioni vecchie, ma ancora molto presenti e che vivono in quasi tutti gli esseri umani, è il corpo di dolore.