Dharma è la seconda parola sanscrita delle 21 parole per la nuova Umanità. E’ la nona della lista, preceduta da Semplicità, Fiducia, Amore, Coraggio, Gioia, Presenza, Mudita e Respiro.
Significato
Dharma dunque è una parola sanscrita, il dizionario online della Treccani a cui ricorriamo di solito in questo paragrafo non ci può essere di nessuno aiuto. Le parole sanscrite inoltre esprimono molto spesso concetti ampi e impossibili da tradurre con una sola parola. Tento una spiegazione frutto di vent’anni di yoga e meditazione. Dharma è un concetto spirituale di fondamentale importanza nel buddismo e nell’induismo, indica la “legge divina“, il “dovere” il “comportamento retto“, “l’ordine naturale delle cose”.
Oringini
धर्म dharma [dharman] m. n – legge, condizione, natura propria, ordine naturale, bene, virtù, rettitudine, giustizia, merito
Sulla parola
Questa volta descrivo in rima cos’è per me il Dharma, concedendomi qualche acrobazia poetica.
Il Dharma
non è karma
non è tarma
è una pacifica arma
una nobile norma
per tenersi in forma
segui la sua orma
tutto in sacro trasforma
Riporto inoltre due citazioni del Gautama Buddha e una di Frederick Lenz per ispirare la riflessione personale e le domande che seguono.
“Come un lago profondo, calmo e trasparente, così sereni divengono i saggi, che hanno ascoltato la verità del Dharma.“
“Il dharma non è sostenuto dal parlarne. Il dharma è sostenuto dal vivere in armonia con esso.
“Le anime hanno viaggi diversi. La cosa migliore da sapere non e’ ciò che gli altri devono fare, ma ciò che tu devi fare. L’introspezione è essenziale per trovare il proprio dharma e il proprio ritmo.”
Alcune domande
Ti sei mai chiesto/a “Qual è il mio Dharma“?
Come lo senti? Cos’è per te: una legge rigida, un ordine naturale, cos’altro?
Come si può vivere in armonia con il proprio Dharma?
Cos’è l’introspezione?
Come potrebbe aiutare a vivere il proprio Dharma e al proprio ritmo?
In quale modo il Dharma porta calma, saggezza e serenità?
Un tocco d’arte
Dharma di Billy Collins traduzione di Franco Nasi
Il modo in cui la mia cagnetta
trotta fuori dalla porta ogni mattina
senza un cappello o un ombrello,
senza neanche un soldo
né le chiavi della cuccia
non manca mai di riempirmi la ciotola del cuore
di lattea ammirazione.
Chi può offrire miglior esempio
di una vita priva di orpelli –
Thoreau nella sua capanna senza tende
con un solo piatto, un solo cucchiaio?
Gandhi col bastone e gli occhialini?
Ecco che lei se ne va nel mondo reale
con nient’altro che il mantello marrone
e un modesto collare azzurro,
seguendo solo il suo naso bagnato,
portali gemelli del suo costante respiro,
seguita solo dal pennacchio della sua coda.
Se solo non cacciasse via il gatto
ogni mattina
e mangiasse tutto il suo cibo
quale modello di autocontrollo sarebbe,
quale esempio di distacco mondano.
Se solo non desiderasse così tanto
un massaggio dietro le orecchie,
non fosse così acrobatica nel dare il benvenuto,
se solo io non fossi il suo dio.
Suggerimenti per il corpo
Prendo in prestito queste parole di Frederick Lenz per introdurre i suggerimenti di oggi che possono essere usati non solo per il corpo.
“Le anime hanno viaggi diversi. La cosa migliore da sapere non e’ ciò che gli altri devono fare, ma ciò che tu devi fare. L’introspezione è essenziale per trovare il proprio dharma e il proprio ritmo.”
Prenditi il tempo di fare un pò di introspezione oggi su queste domande:
“Sto vivendo al ritmo giusto per me? Dormo abbastanza? Mangio per quello di cui ho bisogno? Muovo il corpo per mantenerlo attivo e in forma?”
L’introspezione non ha giudizio, senso di colpa o altro,
semplicemente osserva
e poi
dharmicamente agisci.
Un piccolo passo verso la Gioia di Essere