Il nostro viaggio con le 21 parole per la nuova Umanità è arrivato all’ottava tappa: Respiro, la più vitale della parole. Quanto tempo possiamo vivere senza respirare? senza che l’aria entri ed esca dai nostri polmoni? L’abbiamo visto ancor più chiaramente durante la Pandemia. Parleremo di questa parola con un respiro più ampio, è proprio il caso di dirlo, che non la “semplice” azione del respirare. Ma andiamo con ordine, non prima di aver ricordato le 7 parole che hanno preceduto Respiro: Semplicità, Fiducia, Amore, Coraggio, Gioia, Presenza e Mudita.
SIGNIFICATO
Respiro 1. a. Il respirare, l’alternarsi dei movimenti respiratorî, b. Ogni singolo atto della respirazione c. fig. Sollievo, liberazione, tregua o sosta, pace, liberazione da fatiche, impegni affannosi, preoccupazioni
2. In musica, sinon. poco frequente di pausa di breve durata
3. In fonderia, foro (detto anche montante), praticato nella parte superiore della forma allo scopo di mettere in comunicazione la parte più alta del getto con l’esterno, per consentire la libera evacuazione dell’aria e, soprattutto, per alimentare con metallo fuso il pezzo che, solidificandosi, si ritira: in tal modo si evita la formazione di cavità
ORGINE
Dal latino respirare, infinito presente attivo di respiro formato da re, che indica la ripetizione di un’azione anche al contrario e da spiro, “soffiare”.
SULLA PAROLA
Tanto è stato scritto, detto, studiato, sperimentato, ideato su questa parola che è difficile farne un sunto o elencarne i principali contributi. Vado un pò random, seguendo la mia personale ispirazione e … l’inspirazione e l’espirazione.
Dal sostantivo al verbo, all’azione, per quanto involontaria. Io Respiro. Io sono viva. La vita scorre nel mio corpo grazie al Respiro. Togliendo re, cioè smettendo ripetere l’azione, io spiro, lascio questo piano di esistenza terrena. La nostra vita inizia con la prima inspirazione e termina con l’ultima espirazione, né più, né meno. Questa riflessione fa nasce in me, e forse anche in te, un senso di gratitudine, di meraviglia.
“Ho bisogno di un attimo di respiro”.
“Mi manca l’aria in certe situazioni”
” Quella relazione mi soffoca”
“Questa vista allarga il respiro”
“Un progetto di ampio respiro”
In quante situazioni diverse usiamo la parola respiro! C’hai mai fatto caso? E’ sempre una metafora per un senso “Sollievo, liberazione, tregua o sosta, pace, liberazione da fatiche, impegni affannosi, preoccupazioni”.
ALCUNE DOMANDE
Qual è il tuo rapporto col respiro?
Ti capita di portare l’attenzione al respiro durante il giorno? Quando? In che stato d’animo sei quando lo fai?
Senza modificare e senza giudicare nulla, osserva il tuo respiro ora. Com’è?
Puoi accoglierlo così com’é? O ti viene di modificarlo per come il respiro “dovrebbe” essere?
Fin dove arriva nel corpo il respiro che entra?
L’inspirazione e l’espirazione hanno la stessa durata?
Continua ad osservare il respiro, senza modificare e giudicare nulla. Cosa accade al corpo, alla mente, al tuo essere quando osservi il respiro per qualche minuto?
Conosci tecniche di respirazione? Le pratichi? Quando?
Che ne diresti di praticare questa settimana il portare l’attenzione al respiro più volte durante il giorno? Semplicemente portare l’attenzione al respiro, senza modificare o giudicare nulla, e osservare cosa accade nel corpo.
Cos’è che ti “allarga” il respiro, in senso fisico e in senso figurato?
Puoi portare l’attenzione anche all’uso della parola respiro come metafora.
Un tocco d’arte
Si salveranno – Manuela Toto
Si salveranno solo i flessibili
e i diversamente agili,
quelli con le prospettive
e i pensieri ampi.
Si salveranno quelli che sbagliano in fretta
e fanno delle cadute slanci,
i domatori del pessimismo,
i navigatori disancorati
e gli apprendisti stregoni
in generale.
Si salverà chi accorda il respiro e i pensieri
al presente,
chi ascolta fino in fondo prima di parlare,
chi sa che l’acqua arriva sempre al mare
e non impreca contro il buio,
ma si fida del tunnel,
perché sa che la luce non va cercata fuori
ma accesa dentro.
Suggerimenti per il corpo
Riprendiamo il suggerimento della parola presenza.
Repetita juvant.
Abbiamo a portata di mano in ogni istante uno strumento sicuro per tornare in uno stato di presenza: il respiro.
Ogni volta che portiamo l’attenzione al respiro, torniamo qui nel corpo, nella vita, nel dono che è la vita.
Oggi quante più volte puoi, per esempio ogni volta che prendi il cellulare in mano, porta l’attenzione a due tre respirazioni prima di proseguire ad usarlo. Osserva cosa accade.
Un piccolo passo verso la Gioia di Essere