Immaginazione viene dal greco antico: εἰκασία eikasia che per Platone “non ha il significato di fantasia ma quello di saper cogliere le immagini percepite come verità inferiori a quelle sensibili ma che tuttavia sono nell’ambito della conoscenza”
Immaginare dal latino imaginare da imago Configurare immagini nella propria mente, ideare, fingere, supporre.
Sul web si trova anche un’etimologia fantasiosa: IN ME MAGO AGERE, cioè “in me esiste un mago che agisce”. In questa suggestiva etimologia c’è qualcosa di vero confermato anche dalla biologia che spiega così la più classica delle trasformazioni quella del bruco in crisalide e poi in farfalla.
All’interno delle cellule del tessuto dei bruchi ci sono gruppi di cellule chiamate cellule o dischi immaginali, Durante lo stadio larvale (quella del bruco), le cellule del disco appaiono indifferenziate, ma il loro sviluppo nell’adulto è già determinato e inizia a manifestarsi nella stadio di pupa (crisalide). In questa fase molte strutture larvali muoiono e le strutture adulte, compresi i dischi, subiscono un rapido sviluppo. Ogni disco si inverte e si allunga, con la parte centrale del disco che, unendosi ad altre cellule, diventa l’ala, la gamba, l’antenna ecc.
Al momento giusto le cellule immaginali ricordano quindi il loro destino trasformandosi profondamente per realizzare la loro missione: contribuire all’incredibile nascita di una farfalla.
Anche noi come esseri umani possiamo realizzare qualcosa solo se prima l’abbiamo immaginata. Qualsiasi progetto, opera, realizzazione nasce da un atto di immaginazione, da una visione. “Non si fa niente che prima non venga immaginato.” scrive George Lucas, regista e produttore cinematografico americano, creatore delle saghe cinematografiche di Guerre Stellare e Indiana Jones.
Talvolta, tra gli adulti l’immaginazione viene anche vista negativamente: in realtà può risultare problematica solo se usata per fuggire dai problemi e vivere fuori dalla realtà piuttosto che come potente strumento di creazione e di adattamento alla realtà stessa. Le ultime scoperte nel campo delle neuroscienze dimostrano che il nostro potere mentale di immaginazione è straordinario.
Lo sanno bene gli atleti. In psicologia dello sport la visualizzazione o imagery è considerata una potente tecnica trasversale: si può mettere in pratica in diversi momenti (dalla definizione obiettivi alla regolazione dello stress) e porta benefici da molti punti di vista.
Insomma la nostra capacità di immaginare gioca un ruolo fondamentale nella creazione del futuro. Questo è il motivo per cui IMMAGINAZIONE è fra le 21 parole per il 2021. E’ il momento di attivarsi. “Gruppi di cellule immaginali si stanno raggruppando ovunque; cominciamo a riconoscerci l’un l’altro; stiamo sviluppando gli strumenti organizzativi per aumentare il livello di coscienza, in modo che si manifesti il prossimo stadio della nostra società umana, per realizzare una nuova società che sia paragonabile a quella attuale come una farfalla a un bruco. Una nuova dimensione della vita, una società più compassionevole e giusta, un’umanità con radici di felicità e comprensione reciproca. Siamo cellule fantasiose; connettiamoci con gli altri e insieme costruiamo un’Alleanza per una Nuova Umanità.”
Suggerimenti per il corpo
Fai una scansione del tuo corpo. Dove sono le tue cellule immaginali? Nel cuore, nel cervello, nelle mani, nelle braccia? Dove sono?
Se non le trovi, immagina che ci siano. In che fase sono? Sono in fase larvale? Si stanno trasformando? Cosa sono destinate a diventare?
Ascoltale, stai in loro compagnia, svegliale, attivale, nutrile, falle splendere
Un piccolo passo verso la Gioia di Essere
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