Buongiorno!
Ci siamo lasciati la scorsa settimana con qualche interrogativo sulla differenza fra Gioia e Felicità? Cerco ora di illustrare la differenza in modo da poter continuare ad esplorare e a praticare SCEGLIERE LA GIOIA avendo chiaro di cosa si tratta.
La Felicità è collegata soprattutto alla realizzazione di qualcosa: l’acquisto di un vestito nuovo, il raggiungimento di un traguardo, di un risultato: la laurea, l’aumento dello stipendio, la vincita di una gara sportiva e così via. La felicità è quindi legata a qualcosa di esterno. La felicità si cerca all’esterno.
La Gioia è uno stato dell’Essere, è l’espressione di uno stato interiore, non legato a un oggetto. Spesso si definisce “gioia incondizionata”, proprio perché non ha condizioni, né condizionamenti. E’ legata alla forza vitale. E’ legata alla presenza. I bambini sono naturalmente gioiosi. Possiamo usare un’immagine che rende l’idea. La Gioia è un pò come il sole, brilla anche quando ci sono le nuvole e non ci verrebbe mai in mente di dubitare della presenza del sole nelle giornate grigie e nuvolose. La Gioia è lo stato dell’Essere, uno stato di Coscienza che non cambia anche in presenza delle nuvole delle emozioni: tristezza, rabbia, dolore, … Sembra una contraddizione. La Gioia qui non è un’emozione transitoria, è un senso di pienezza che viene dal riconoscimento di ciò che siamo indipendentemente da ciò che accade. E’ uno stato di connessione col Tutto di cui siamo parte.
Il verbo greco gioire è chairo. Gli antichi greci definivano il chairo come “il culmine dell’essere” e il “buonumore dell’anima”. “Chairo, ci dicono i greci, è qualcosa che si trova solo in Dio, e si accompagna a virtù e saggezza. Non è una virtù da principianti: è un culmine. Dicono che il suo opposto non è la tristezza ma la paura”. Interessante questa affermazione di Ann Robertson. Vuol forse dire che per vivere una vita di Gioia c’è bisogno di coraggio?
Mi viene in mente il Libro degli amici dove l’autore, Hugo Von Hofmannsthal scrive : “La Gioia richiede più abbandono, più coraggio che non il dolore. Abbandonarsi alla Gioia significa appunto sfidare il buio, l’ignoto.”
Buona settimana in compagnia di Chairo
Un piccolo passo verso la Gioia di Essere.