Facciamo rima con la novena che abbiamo appena concluso, quella sulla Gentilezza, per dedicarci alla Bellezza, sedicesima delle 21 parole per la nuova Umanità. Se è vero che “la bellezza salverà il mondo“, come afferma il principe Miškin nell’Idiota di Dostoevskij, di sicuro ne abbiamo e ne avremo molto bisogno.
Allora iniziamo, come sempre con il significato della parola.
Significato
bellézza s. f. [der. di bello]. – 1. L’essere bello, qualità di ciò che è bello o che tale appare ai sensi e allo spirito.
bello 1 Che attrae, gradevole per armonia, perfezione formale ecc. 2 Riferito a doti morali, buono, virtuoso: b. azione; anche, ricordato con piacere e nostalgia: bei tempi; oppure, ben fatto e quindi approvato, gradito: un bel lavoro; freq. col verbo essere e frase soggettiva: non è b. fare così; anche (e quindi inv.) con la frase soggettiva ridotta all’elemento nominale, in slogan: (essere) donna è b.; (essere) piccolo è b. || di b. speranze, promettente 3 Riferito al clima e a misura temporale, favorevole, mite: b. giornata; b. stagione
Origini
bello L’etimologia della parola bello ha le sue radici nel latino due-nŭlus, diminutivo di duenos, antica forma di bonus = buono, in perfetta sintonia con la concezione tipica dell’antichità classica in cui la categoria estetica del bello e quella etica del buono coincidono: καλὸς καὶ ἀγαθός (kalos kai agathos) = bello e buono. Insieme al concetto di vero e di bene, il bello, fin dai tempi antichi, è ritenuto uno dei valori supremi.
Sulla parola
Qualche anno fa una mia conoscente aveva messo sul suo frigo un post che recitava “La bellezza salva chi la pratica”. Ecco noi in questa novena praticheremo la bellezza, piuttosto praticheremo il VEDERE la bellezza in ciò che ci circonda e ciò che ci accade. Queste giornate di sole inaspettato, i colori dell’autunno, la magia delle foglie che cadono danzando, la magnificenza degli alberi di cachi e anche delle nuvole grigie che si inseguono nel cielo formando figure in continua trasformazione, o ancora l’incontro con l’altro, gli accadimenti della vita, in tutto ciò che ci accade e ci circonda possiamo vedere bellezza. Possiamo perchè sta a noi scegliere di farlo. Sono stati effettuati studi sul cervello umano che dimostrano la celeberrima frase “la bellezza è negli occhi di chi guarda“.
Come si fa a vedere la bellezza? Potrebbe essere utile avere Alessandro D’Avenia come amico o vicino di casa; egli dice di sè “Strappare la bellezza ovunque essa sia e regalarla a chi mi sta accanto. Per questo sono al mondo.”
Meglio essere indipendenti e lasciarsi ispirare da queste parole di Oscar Wilde “Il guardare una cosa è ben diverso dal vederla. Non si vede una cosa finché non se ne vede la bellezza.”
Spesso ci ritroviamo a “guardare” – la televisione, un film, un panorama – non a “vederli”. E’ interessante leggere cosa riporta Treccani Magazine a proposito del guardare o vedere: “l’intenzionalità del guardare non comporta per forza la capacità o il risultato del vedere. Il vedere implica, infatti, la realizzazione precisa di una percezione di stimoli esterni. Posso dire, perciò: Ho guardato dappertutto, ma non ho visto niente di strano; ma non *ho visto dappertutto, ma non ho guardato niente di strano.” Leggi tutto l’articolo qui
Quindi possiamo dire che la bellezza è negli occhi di chi guarda con l’intenzione di vederla. Ma come possiamo vedere la bellezza in questi tempi bui? La risposta ci viene da Alda Merini. “La bellezza non è che il disvelamento di una tenebra e della luce che ne è venuta fuori“. Ecco che la pratica della bellezza di può essere molto d’aiuto. Disveliamo le tenebre che sembrano afferrarci e scopriamo la luce e la bellezza che ne viene fuori.
Alcune domande
Cos’è per te la bellezza?
Che ruolo, che spazio ha nella tua vita?
Quando la vedi? Dove la vedi?
Guardi o vedi le cose?
E se la pratica di oggi fosse“guardare le cose con l’intenzione di vederne la bellezza” come sarebbe la tua giornata?
E se la praticassi anche domani, il giorno dopo e così via come sarebbe la tua vita?
Un tocco d’arte
Tutto vale Walt Whitman
Io credo che una foglia d’erba non valga affatto
meno della quotidiana fatica delle stelle.
E la formica è ugualmente perfetta, come un granello di sabbia,
come l’uovo di uno scricciolo,
E la piccola rana è un capolavoro pari a quelli più famosi,
E il rovo rampicante potrebbe ornare i balconi del cielo.
E la giuntura più piccola della mia mano qualsiasi meccanismo può deridere.
Suggerimenti per il corpo
Oggi lascia che il corpo annusi l’aria, che segua i profumi dei fiori, che li tocchi, li veda, ci stia a contatto con tutti i sensi, anche con il gusto.
Esistono tantissimi fiori commestibili oltre quelli che già mangiamo normalmente come carciofi, broccoli, cavolfiori. Sono eduli i fiori di: achillea, aglio selvatico, arancio, basilico, borragine, calendula, camomilla, caprifoglio, carota, centaurea, crisantemo, dente di leone, dalia, erba cipollina, fiordaliso, garofano, gelsomino, geranio, girasole, iris, lavanda, lillà, magnolia, malva, margherita, menta, mirto, nasturzio, papavero, passiflora, pesco, primula, robinia, rosa, rosmarino, rucola, salvia, sambuco, senape, tiglio, trifoglio, tulipano, viola del pensiero, zucca, zucchina.
Puoi aggiungere qualcuno di questi fiori nella tua insalata oggi. E se, per qualche motivo non puoi procurartene, fai che il tuo cibo oggi sia anche bello oltre che buono, divertiti a “impattare”, termine molto di moda ormai, il tuo pasto. Lascia che la bellezza sia il tuo aperitivo.
E … buon appetito!
Un piccolo passo verso la Gioia di Essere