Riflessioni

21 parole per il 2021 | amore

Ed eccoci arrivati alla terza delle 21 parole per il 2021: AMORE. La parole più usata e, forse, meno compresa e realmente praticata delle 21. E’ un tema così centrale, ampio, dalle mille sfaccettature che vorrei condividere solo delle domande e lasciare che le risposte vengano dall’interno, per ognuno le proprie, oltre il preconfezionato, oltre…

21 parole per il 2021 | fiducia

La seconda delle 21 parole è FIDUCIA. Prendo in prestito le parole di Jovanotti nella famosa canzone “Mi fido di te”. Cosa sei disposto a perdere per fidarti e affidarti? Il Matto dei Tarocchi, anche lui in bilico sopra il burrone, è matto veramente o ci suggerisce qualcosa? Cosa abbiamo bisogno di lasciare andare per…

21 parole per il 2021 | semplicità

La prima delle 21 parole è SEMPLICITA’. In questo articolo trovi il significato, l’origine e alcune curiosità sulla parola. Qui di seguito troverai un breve racconto sul tema e in fondo dei “semplici” suggerimenti per vivere la SEMPLICITA’ anche col corpo. Una storia per il cuore Piccolo Uomo viveva ormai da due mesi con il…

21 parole per il 2021 – zona rossa

Non sarà possibile realizzare dal vivo l’incontro previsto per domenica prossima, 21 marzo, a causa della zona rossa in cui siamo da oggi. Per come era strutturato l’evento e per l’inflazione di eventi online scelgo di non trasformarlo in un incontro virtuale e aspettare il buon momento per incontrarci di persona. Fino ad allora proporrò…

21 parole per il 2021

E’ arrivato il momento di giocarci dal vivo e in natura per
vagabondare nella bellezza del linguaggio
riconoscere il potere parole
creare uno spazio e un tempo di contemplazione e di gioco
stimolare il pensiero
contribuire al linguaggio della nuova umanità
ritrovare fiducia nell’essere umano
accogliere e integrare le emozioni
dare spazio alla propria umanità
ispirarci a vicenda
restare uniti
ritornare al centro di sè
abitare la propria unicità
nutrire il proprio Essere
stare con ciò che c’è
aiutarci a scoprire il senso di ciò che accade
mantenerci saldi nel caos
onorare la Vita che rinasce e gioire di essere vivi
ridare dignità alla morte
riconnetterci con i cicli della natura
percepire l’interconnessione fra ciò che è dentro e ciò che è fuori di noi
praticare la gratitudine

Si salveranno | Manuela Toto

Si salveranno solo i flessibili e i diversamente agili,quelli con le prospettivee i pensieri ampi.Si salveranno quelli che sbagliano in frettae fanno delle cadute slanci,i domatori del pessimismo,i navigatori disancoratie gli apprendisti stregoniin generale.Si salverà chi accorda il respiro e i pensierial presente,chi ascolta fino in fondo prima di parlare,chi sa che l’acqua arriva sempre…

21. Creatività | 21 parole per la nuova Umanità

Capita spesso di pensare che la creatività sia ad esclusivo appannaggio degli artisti o dei cosiddetti creativi, designer, pubblicitari, creatori di videogiochi. In realtà è una capacità innata dell’essere umano.

Se, come ci indica l’origine della parola, la creatività è il generare con l’intenzione di mettere insieme parti in modo opportuno, ognuno di noi pratica la creatività molto più spesso di quanto pensi. Quando decidiamo di fare una strada diversa dal solito per tornare a casa, quando facciamo una cosa per la prima volta, quando cerchiamo nuove soluzioni a problemi personali, quando prepariamo la cena con quello che c’è in frigo perché non abbiamo avuto tempo di fare la spesa, ogni volta che facciamo una di queste cose, e molte altre ancora, stiamo dando spazio al nostro naturale impulso creativo.

20. Morte | 21 parole per la nuova Umanità

Nella nostra società si sbattono in prima pagina immagini di morti, in mare, in guerra, negli attentati … ma della morte, di sorella Morte, come la chiamava San Francesco, non se ne parla mai. E’ un tabù, una sorte di esorcismo, di scaramanzia, di negazione, di evitamento. E così evitiamo pure la vita.
Eppure la morte fa parte del ciclo della vita tanto quanto la nascita;
Eppure, per dirla con Totò, la morte è una livella che riguarda tutti gli esseri viventi su questo pianeta.
Eppure, come dice Frank Ostaseski «la morte è molto più di un evento medico. È un tempo di crescita, un processo di trasformazione che ci apre alle più profonde dimensioni della nostra umanità. La morte risveglia la presenza, cioè un’intimità con noi stessi e con tutto ciò che è vivo»

19. Kairos | 21 parole per la nuova Umanità

Gli antichi greci avevano quattro parole per indicare il tempo:
χρόνος (chronos), Il tempo logico, sequenziale, misurabile, quantitativo. Chronos era considerato la divinità del tempo per eccellenza
καιρός (kairos), il tempo giusto e opportuno, qualitativo, Kairos era una divinità semi-sconosciuta,
αἰών (Aion) il tempo eterno, da cui viene la parola italiana eoni. Aion era una divinità primordiale
ἐνιαυτός (Eniautos) un anno di tempo, un ciclo intero di stagioni

Così come gli antichi greci abbiamo fatto di Cronos la nostra divinità del tempo per eccellenza, la nostra bussola, tanto da far diventare il tempo denaro. Avendo dimenticato Kairos abbiamo difficoltà ad integrare il tempo esterno con il nostro personale e unico tempo interno e questo crea ansia, disagio, spaesamento. Spesso fermarsi a contemplare, a riflettere, a non fare nulla, a stare in silenzio con qualcuno … è considerato una perdita di tempo, “con tutto quello che c’è da fare!”. Eppure, soprattutto ora, abbiamo bisogno di tempo di qualità, con noi stessi e con gli altri.

Kairòs è raffigurato come un giovane con le ali sulla schiena e ai piedi. Regge una bilancia che egli stesso con un dito disequilibra, con un ciuffo di capelli sulla fronte e la nuca rasata, a indicare la difficoltà ad afferrarlo. Kairòs è il tempo nuovo che dona qualità a Chronos, è un tempo non vuoto, un’opportunità.

18. Gioco | 21 parole per la nuova Umanità

Lau Tzu sosteneva che “il gioco è la medicina più grande”.

Il gioco si basa su un’unione inscindibile tra leggerezza e serietà. Infatti, pur essendo espressione della massima libertà, il gioco richiede il rispetto delle regole su cui è fondato, regole senza le quali il gioco non solo non funzionerebbe, ma non esisterebbe. Per questo giocare è fondamentale e formativo direi fin dalla nascita.

Ma se il gioco è un modo per apprendere e sviluppare capacità creative perché non può essere benefico anche per gli adulti? Il gioco è la porta verso la vitalità. Per sua natura è unico e intrinsecamente gratificante. Esso genera ottimismo, porta novità, aiuta il sistema immunitario, favorisce l’empatia e promuove un senso di appartenenza e di comunità. Giocare migliora anche le relazioni. Lasciar correre l’l’immaginazione e la fantasia, attraverso il gioco -specialmente se condiviso- produce un clima in cui è più facile trovare interconnessioni umane, approfondire i rapporti interpersonali e viverli in maniera più gratificante.

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