sto lavorando molto sull’importanza
di corteggiare prima se stessi
di non darsi per conosciuti
di non darsi per “già incontrati”
ma di insistere ad incontrarci regolarmente,
di presentarci sempre a noi
come se fossimo nuovi di continuo
perché basta una giornata storta
per cambiare opinione di noi,
perché basta un evento appassito
per non riconoscersi più negli anni seguenti
e basta un giorno di sole
per non vestirsi mai più di nero interiore
mi sto esercitando all’amicizia con me stessa,
quanto ci tengo a me se mi invito a teatro?
cosa sento se mi concentro su una ferita?
se la voce che dentro me fa domande
è la stessa che si da risposte,
di quanta profondità sono capace?
e quanti “come stai?” devo chiedermi
per iniziare ad aprimi a me stessa?
quattro
spesso dedichiamo la nostra vita ad altri
la regaliamo a un altro essere
senza prima aver raggiunto le nostre anime,
senza prima esserci conquistati
senza sapere di che prezioso siamo fatti,
allora mi chiedo:
che dono è regalarsi
se non conosci manco che dono sei?
Gio Evan