La menopausa raccontata da …

Ogni donna vive la menopausa in modo unico. Ci POSSONO essere disagi comuni, ma ognuna la vive a proprio modo.

Ecco alcune testimonianze di donne “famose” che ne hanno parlato apertamente:

Julia Roberts

“Sotto una foto mi hanno scritto: come stai invecchiando male, sei orribile.” – ha raccontato l’attrice – “Quello che è successo mi ha fatto capire quanto deve essere difficile essere una giovane donna al tempo dei social. Ho 50 anni, so chi sono e so cosa voglio, ma commenti del genere possono ferire”.

Ha poi continuato: “Ho gli specchi anche io ma non sono ossessionata dall’idea della bellezza a tutti i costi. Qualcuno ha detto che fino ai quaranta vesti la tua vita con il tuo viso, dopo inizi ad indossare la tua vita sul viso, il che dovrebbe portarmi ad avere una faccia carina, perché sono felice della mia vita”.

Monica Bellucci

Che cosa le sta insegnando il tempo che passa?
Tantissimo ogni giorno. La vita ci dà delle porte in faccia pazzesche, ma sopravvivere e superarle insegna a dare il giusto peso alle cose, a relativizzarle.

Ciò che a 20 anni mi sembrava insuperabile, ora mi fa ridere. La vita si affronta con una leggerezza nuova. Mi torna in mente una frase buddhista che amo molto e che spiega la differenza tra ignoranza e innocenza: la prima è vedere solo il bello perché il brutto non si conosce, la seconda è vedere il brutto, ma continuare a credere al bello. Raggiungere questa consapevolezza è molto doloroso, ma liberatorio.

Ci confessi: quanto è contato per lei lo specchio a 20 anni e quanto conta adesso?
Diciamo che eravamo molto più amici qualche anno fa. In effetti, la mattina quando mi alzo non sono esattamente come mi vedete adesso. E poi ora ho molto meno tempo per dedicarmici.

Ma va bene così. Ci sono altre priorità. Mi alzo alle sei e mezzo tutti i giorni, preparo la colazione alle mie figlie, le sveglio, le aiuto a vestirsi e le accompagno a scuola.

Il mio aspetto è l’ultimo dei miei pensieri. Però so ancora creare il sogno, quando voglio. Il mio è anche un lavoro d’immagine. E io sono una professionista (ride).

Cosa cambia sul piano della sensualità a 50 anni?
A quest’età si acquista un altro tipo di bellezza che deriva dall’interno. Dobbiamo liberarci dai pregiudizi con cui ci hanno allevato le nostre madri, troppo legate alle ovaie.

Non poter più procreare era considerato un po’ come morire. La menopausa? Una malattia grave. Mi chiedo perché ci abbiano raccontato tutte queste fandonie… Arrivata quasi a 54 anni posso dirvi che la menopausa è un processo naturale, è il raggiungimento di una libertà assoluta. Finalmente non siamo più schiave degli ormoni.

La sessualità continua eccome, solo che invece di farsi dirigere dagli impulsi, siamo noi a dirigere loro. Il corpo si risistema da solo, non c’è da spaventarsi. Va tutto bene, anzi tutto meglio.

Il nostro cervello si concentra su altre cose, e questo forse è anche più pericoloso…


Stefania Sandrelli

«In un anno ho detto addio alla mia fertilità. Ciclo ballerino e fine delle mestruazioni. Per una donna è una fase delicata, ho avvertito che il mio corpo si trasformava. Ora ho molta più voglia di mangiare e molta meno di avere rapporti sessuali. Ma non vuol dire che sia andata in pensione…».

«Sono entrata in menopausa fra i 53 e i 54 anni. Molto dolcemente. Nell’arco di quei 12 mesi in cui dicevo addio alla mia fertilità, le mestruazioni sono state un po’ ballerine: un mese sì, due no… E forse anche per questo, quando sono scomparse del tutto, non ho avuto i disturbi classici.
Mi rendo conto che le donne in menopausa che mi stanno leggendo faranno un balzo sulla sedia. Ero l’invidia delle mie coetanee: niente vampate, sbalzi d’umore o insonnia.
Comunque sia, è una fase delicata per una donna, il corpo si trasforma. Così mi sono fatta seguire dal mio medico curante e soprattutto da mio figlio, Vito Pende, che è un chirurgo e mi conosce meglio di tutti. Hanno valutato la possibilità di prescrivermi estrogeni o terapie sostitutive. Ma visto che stavo bene non l’hanno ritenuto necessario.
Il buon umore è rimasto in questi anni dalla menopausa. L’unica cosa che devo tenere sotto controllo è la gola! Mi piace mangiare, mi piacciono i gelati e i dolci e mentre prima potevo permettermi trasgressioni senza conseguenze, ora tendo a ingrassare e mi obbligo a qualche rinuncia. Per fortuna l’età mi ha resa più saggia: sono capace di controllare meglio i miei comportamenti e di saltare il dolce a fine pasto senza drammi.

Disperata? No, anzi: sul set è una fortuna
Io sono stata fortunata, perché non ho avuto scompensi fisici. Però credo che mi abbia aiutata l’aver affrontato con serenità questo cambiamento del mio corpo. Per esempio, io non mi sono mai sentita spacciata, o invidiosa delle mie amiche ancora fertili. Anzi, quando mia figlia mi dice che sta lavorando durante il ciclo soffro con lei.
Credetemi, quando sono sparite le mestruazioni mi sono sentita felice: finalmente avrei avuto un problema in meno durante le riprese. Per un’attrice sono un impiccio non indifferente… Nei giorni in cui ce le avevo, sul set lo capivano tutti. Prima lo scopriva la sarta, le bastava misurare il girovita. Poi toccava alla truccatrice, che borbottava: «E come facciamo oggi a coprire queste occhiaie?».  A seconda delle scene, se ne accorgevano pure il regista e gli operatori di macchina. Ma al disagio psicologico aggiungevo quello fisico: in quei giorni non era facile stare in piedi anche 12 ore di seguito e nascondere la stanchezza.

Il sesso? La menopausa ha modulato la mia attività…
Come la maggior la parte delle donne, ho avuto un calo della libido. Ma io, confesso, l’ho accolto con piacere. La passione è molto faticosa e per me è stato salutare avere un interesse per l’eros più moderato.
Non voglio dire che sono andata in pensione sessualmente o che ho raggiunto la pace dei sensi! Quando si presenta l’occasione so rispondere a tono, ma al contrario di quando ero giovane posso anche farne a meno. Ho vissuto in sintonia con mio marito questa maturità fisica: è cambiata la frequenza dei nostri incontri amorosi ma non l’intensità.
Nella vita privata come in quella professionale so adattarmi ai cambiamenti. Ho girato il film più erotico, La chiave, quando ero già una donna matura. Penso che, se me lo avessero proposto da ragazza, non avrei accettato quella parte, così come ora non rifiuterei di girare scene di nudo in un film bello e interessante. Dico sempre che potrei spogliarmi fino a 80 anni.
Il problema è che molti registi italiani sono convinti che una donna matura possa recitare solo parti di zie, nonne o suocere. Ma io sarei felice di interpretare ancora un ruolo di amante o di moglie appassionata. Nonostante la menopausa. Vi meravigliate? Allora vi dico anche un altro segreto: i miei figli.
Devo al rapporto con loro parte della mia serenità. Dopo che sono usciti di casa, mi hanno permesso di restare nella loro vita. E i miei nipotini mi riempiono di gioia ed evitano alla loro nonna la crisi del nido vuoto. Ora che l’ho passata, posso assicurarvi che la menopausa non è una malattia. È una fase della vita. Con i lati positivi e quelli negativi, come per l’adolescenza.
Finiscono le mestruazioni, non si possono avere più figli, cala la passione erotica. Ma io non mi crogiolo sulle cose che ho perduto. Penso a quanto ho guadagnato. All’amore e alle coccole che ancora posso regalare ai miei figli e a mio marito».

Gwyneth Paltrow

«Mi chiamo Gwyneth Paltrow, ho 46 anni e sono in perimenopausa». Sono passati quasi tre anni da quel novembre 2018 in cui l’attrice Premio Oscar aveva confessato ai fans di essere entrata ufficialmente in perimenopausa. In quel periodo delicato e, a torto, spesso taciuto che precede la menopausa.

La Paltrow non ha mai nascosto tutti i suoi stati d’animo «bizzarri e contraddittori», sottolineando come la menopausa «goda ancora di una pessima reputazione. Motivo per cui dobbiamo attuare un’operazione di rebranding». E ricordando che i sintomi tipici di questa fisiologica fase ormonale — dalle vampate di calore agli sbalzi di umore, dalla secchezza alle palpitazioni — possono essere tenuti sotto controllo. «Quando entri in perimenopausa prima, in menopausa poi, provi molti cambiamenti. Io sento aumentare la sudorazione, gli sbalzi ormonali e i cambi di umore, tipo che sei improvvisamente furiosa e non capisci perché», ha più volte detto la star che non ha mancato di fare riferimenti alla sua mamma. «Ricordo quando è entrata in menopausa: un passaggio che è stato vissuto come un grosso problema, anche dalle persone intorno a lei. Nella società di oggi funziona così, è ora di darci un taglio. Con l’aiuto del dottor Dominique Read sento di poter dare una mano alle donne ad attraversare questa fase, il giusto modo per guardare avanti».

Isabella Rossellini

«Invecchiare porta tanta felicità. Si diventa più grassi e compaiono più rughe, e questo non è tanto bello, ma c’è una libertà che viene con l’età. La libertà è: meglio fare ciò che voglio adesso perché presto sarò morta. Questa è la mia ultima possibilità. Inoltre c’è una serenità che arriva con gli anni– ho avuto la carriera, buona o cattiva, ho fatto del mio meglio, e ora continuo a fare quello che mi interessa di più»

«Ho visto mie amiche attrici diventare così depresse per aver perso la loro bellezza. Nessuno le chiamava più per lavorare. Io ho avuto la stessa esperienza. E lo studio mi ha salvato dalla depressione dovuta alla perdita della mia bellezza giovanile. Ha dato alla mia vita tanta gioia».

Durante la sua carriera di attrice quando aveva raggiunto il massimo della notorietà a Hollywood, a 43 anni era stata messa da parte da Lancôme (che solo tre anni prima le aveva offerto un contratto come testimonial) perché ritenuta troppo vecchia per il brand. Le fu detto «le pubblicità parlano di sogni e di donne che sognano di essere giovani e io non potevo più rappresentarle», ha raccontato a The Guardian. Dopo venti anni, Lancôme gestita da un CEO donna, le ha porto le sue scuse e l’ha richiamata a lavorare, cosa che fa ancora oggi, come modella, per rappresentare una bellezza che va oltre i limiti anagrafici.

Heather Parisi

Oggi mettiamo i maschietti a nanna, e facciamo “Girl Talk”.
Per molte donne è ancora un tabù, così come lo è parlare del proprio “periodo mensile”.
Abbiamo imparato a destreggiarci tra mestruazioni, gravidanze, allattamento, la crescita dei figli, ma quando “di punto in bianco” arriva la menopausa a farci visita, beh, un po’ ci coglie impreparate.
Brain Fog (mente annebbiata), Hot Flashes (vampate), Insomnia e Mood Swings (sbalzi di umore) vi fanno venire in mente qualcosa?
Dai, non siate timide, prima o poi ci passiamo tutte!
Ho iniziato ad avere le classiche “vampate di calore” verso la fine dei miei 40, anche se sono svanite immediatamente quando sono rimasta incinta all’età di 49 anni e ho dato alla luce i miei due gemelli.
Poi sono ricomparse qualche anno fa e ora ciclicamente fanno capolino nelle mie giornate.
Le perle di sudore sul labbro superiore sono qualcosa che ho SEMPRE avuto, anche quando avevo 20 anni. Sicuramente avrete notato il mio “tic” di asciugarmi con l’indice quando ero in televisione.
Ma ora mi capita di chiedere: Qualcuno ha acceso il riscaldamento? Ho appena iniziato a sciogliermi.
Allora andiamo per ordine…
Brain Fog è uno di quei momenti divertenti (si fa per dire) durante i quali sei immersa in una conversazione e la tua mente diventa improvvisamente vuota, sì BLANK!
Non hai idea di cosa stavi parlando e ti senti insicura come un manichino. Anche se è solo per alcuni istanti, sembra non finire mai.
Mood Swings è un altro piatto del menu “menopausa”.
Happy, Happy, Happy e poi, all’improvviso senza nessun motivo, diventi nervosa e distaccata, permalosa e irritabile. Non è una situazione divertente specialmente quando sei vicino ai tuoi figli.
Già è difficile crescere i nostri preziosi, ma questi sbalzi di umore possono portarti “fuori pista” per alcuni minuti.
L’insonnia a dire il vero è iniziata con la situazione #Covid19 e ha deciso di tenermi ancora compagnia. Ti rigiri TUTTA LA NOTTE e i tuoi pensieri corrono senza fermarsi mai. Poi finalmente ti addormenti, ma è già arrivato il mattino.
Quante di voi stanno vivendo questi momenti, come me? E quante si sentono libere di parlarne?

Meryl Streep

MILANO – «Spesso mi chiedono: a sessant’anni suonati, qual è il segreto della sua bellezza, signora Streep? Allora mi viene da ridere. A me la bellezza non importa. “Je ne suis pas Catherine Deneuve”, amo ripetere. Già, non ho mai avuto i lineamenti perfetti della Deneuve. Ho la faccia ossuta e il naso lungo 15 centimetri, e pure storto. Da bambina, i compagni di scuola mi prendevano in giro chiamandomi il brutto anatroccolo. Avevo l’apparecchio per raddrizzare i denti e gli occhiali perché ero miope. Da adolescente sono cresciuta molto in fretta, ero di corporatura massiccia, quasi mascolina. Cosa volete che me ne sia mai importato di essere la reginetta dell’high school? Mi sono sempre sentita bella quando ho potuto dare vita e interpretare i miei personaggi. Non importa se sono donne, giovani o vecchie, felici o tristi, e nemmeno se sono uomini! Volete sapere qual è il ruolo più facile che abbia mai recitato? Quello di un rabbino ottantenne nel serial Angels in America, nel 2002. Altro che sex bomb!

DELLA MIA FACCIA MI INTERESSA CHE COMUNICHI QUALCOSA – Insomma, della mia faccia mi interessa che comunichi qualcosa. Non che sia o che rimanga oggettivamente bella. Sono contraria all’uso di botulino e lifting e amo il mio viso così com’è, rughe comprese. Non ho mai pensato di rifarmi il naso e mai lo rifarò. Non uso creme speciali e non mi sono mai sottoposta a iniezioni di acido ialuronico. Non sono una fanatica dell’abbronzatura e non amo prendere il sole. Allora, direte voi, cosa faccio per stare bene con me stessa? Semplicemente, non sono ossessionata dall’aspetto fisico. Non penso ai difetti fisici e non considero l’invecchiamento come una disgrazia, piuttosto come un’opportunità per cambiare e per crescere.

ANCHE LA MENOPAUSA L’HO AFFRONTATA CON SERENITÀ – Sono stata fortunata, non lo nego. Ho quattro figli e l’ultima gravidanza, a 42 anni, mi ha aiutata a sentirmi giovane. Mi ha dato nuove energie, non solo fisiche ma anche psichiche. Forse è per questo che a 61 anni parlo così. Anche la menopausa l’ho affrontata con serenità. I classici disturbi come le vampate di calore, i mal di testa, l’aumento di peso, gli sbalzi dell’umore li ho tollerati con pazienza, tranquilla. Era il mio corpo che cambiava e io dovevo dargli, ancora una volta, ascolto. Un trucco da suggerirvi però ce l’ho: dormire otto ore per notte. Io non ci riesco quasi mai, ma quando mi capita sto così bene la mattina dopo, che vorrei impegnarmi a farlo ogni notte. Mi ritempra, mi aiuta a concentrarmi meglio durante la giornata. Forse perché non ho mai puntato sulla bellezza, non temo di sfiorire. Sullo schermo sono già diventata vecchia e grassa. Ed è stato bellissimo, mi ha tolto ogni paura dell’età che avanza. Però, certo, guardando le mie figlie, due di loro fanno le attrici, comprendo che oggi è tutto più difficile: al cinema devi essere sempre bellissima, magrissima. Non so se l’avrei accettato. Del resto, l’ho già confessato: da ragazzina non volevo recitare, volevo sposare il principe Carlo d’Inghilterra. Chissà come sarebbe andata la mia vita…

Fanny Ardant

“Alla fine, la vita ha più immaginazione di te”, è una frase de La signora della porta accanto. A 69 anni posso dire che è vera.”

Un piccolo passo verso la Gioia di Essere Donna

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